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Siur Heinrich Videsott:
Che Gejú implësces,
por interzesciun de Santa Maria,
Uma dles grazies,
to cör d'amur divin.
Siur Heinrich Videsott
Por informaziuns prëibel cherdè sö l'numer 371 1232254
Santa Messa
Domënia, 22 Setëmber 2024

Santa Messa festiva annuale in ricordo del nostro caro servo di Dio don Enrico Videsottnella chiesa parrocchiale di La Valle, domenica, 22 settembre... Lí inant...
Santa Messa solenne annuale in ricordo di don Enrico Videsott

Il vicepostulatore don Stephan Astner insieme a altri cinque sacerdoti ha celebrato, domenica 20 settembre alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di La Valle, gremita di fedeli, con grande solennità la Santa Messa in ricordo e ringraziamento al caro parroco don Enrico Videsott. Una grande folla di devoti giunti da tutto l’Alto Adige, dall’Austria e dal Veneto, affrontando anche un lungo viaggio, voleva manifestare immensa riconoscenza e gratitudine a don Enrico, la cui memoria a sedici anni dalla sua morte, è tutt’altro che dimenticata.


La Santa Messa celebrata in quattro lingue: tedesco, italiano, ladino e latino è stata l’espressione del profondo affetto che tante persone nutrono per il parroco delle benedizioni, che durante la sua vita ha sempre indicato la Via che porta alla Vera Vita, a Gesù Cristo, e al quale sempre più devoti si rivolgono affidandogli i propri problemi, difficoltà e la vita di ogni giorno. Il coro parrocchiale di San Martino in Badia ha coronato la funzione solenne con canti festivi nelle varie lingue.


L’immagine di don Enrico, un semplice quadro, posto a destra dell’altare, ha rappresentato per i fedeli, l’accoglienza paterna di don Enrico stesso, sempre disposto ad ascoltare quanti si recavano da lui, sempre con la mano benedicente, con una parola di conforto e il cuore aperto ai tanti bisogni.


Le parole in lingua italiana rivolte al popolo di Dio da don Stephan Astner durante la sua omelia hanno immerso i tanti figli e figlie spirituali di don Enrico nel suo ricordo e nella sua presenza viva in mezzo a noi:

“Fratelli e sorelle, lo stimato don Enrico ha vissuto la sua vocazione sacerdotale in tal modo da non essere dimenticato tra i suoi, noi che siamo diventati i suoi figli spirituali. Ci sono diversi ricordi nei suoi confronti, ma uno tra i più importanti e indimenticabili è il suo insegnamento: il suo insegnamento di seguire Gesù in tutto e soprattutto portando la nostra croce assieme a quella di Gesù. Da questa logica di Dio, che è sempre diversa da quella umana deriva ogni benedizione! Per quello lo stimato don Enrico poteva essere lui stesso vera benedizione e lo dovremo essere anche noi. È l’eredità che ci ha lasciato. Che va curata e non trascurata! Non dobbiamo perderci nella logica di questo mondo, non dobbiamo abbandonarci alle passioni umane, che prima o poi inizieranno a fare guerra tra di loro, come lo esprime San Giacomo nella sua lettera. Dobbiamo invece, e quante volte ce lo ha ricordato don Enrico, da vero Pastore, dobbiamo affidarci nelle mani della Sapienza che viene dall’Alto: pura, pacifica e mite e che ci dispone all’opera di pace. Fratelli e sorelle carissimi, non dimentichiamo di chiedere in questa Santa Eucaristia al Buon Signore di guidarci nella forza del Suo Spirito alla Vera Sapienza, alla Sapienza dall’Alto, per poter essere veri figli e figlie del Padre Celeste sull’esempio dei Suoi Santi – Maria Santissima, suo sposo San Giuseppe, san Giuseppe Freinademetz, i nostri santi patroni e come preghiamo in quest’ora e lo speriamo, da quando lo abbiamo conosciuto, anche il servo di Dio – don Enrico Videsott.”


Dopo le parole di ringraziamento rivolte dalla presidente del Comitato "Amici di don Enrico" al vicepostulatore don Stephan, per il suo prezioso e immancabile aiuto nei vari impegni per la causa di don Enrico, al curatore d'anime di La Valle, don Franz Sottara, per la sua grande disponibilità e accoglienza nei confronti dei pellegrini, e a tutti i devoti di don Enrico, che con grande amore, gioia e generosità sostengono l'opera con la preghiera e le offerte e il canto solenne di ringraziamento, la folla si diresse in processione pregando verso la tomba di don Enrico.
Lì, davanti alla tomba ornata di fiori e di tanti ceri, ognuno affidò ancora al caro amato parroco quanto portava con sè nel cuore e la cerimonia solenne si concluse con il canto del Magnificat.


Prima di lasciare La Valle e la tomba di don Enrico in questa splendida domenica autunnale, i pellegrini si recarono nella sala manifestazioni, dove fu preparato un rinfresco per tutti, ricordando la grande generosità di don Enrico, che aveva sempre il cuore e le mani aperte per quanti si affidavano a lui.


Questa Santa Messa solenne celebrata nella chiesa, dove don Enrico stesso ha celebrato con profonda devozione e dove tante volte ha donato i Santi Sacramenti, la visita alla sua tomba e l'accoglienza rimaranno impressi nel cuore dei tanti devoti!




 
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