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Pfarrer Heinrich Videsott:
Durch die Gnadenmutter
Maria erfülle ihr Sohn
Jesus dein Herz mit
seiner göttlichen Liebe.
Siur Heinrich Videsott
Für weitere Auskünfte rufen Sie bitte die Telefonnummer 371 1232254 an
Gedenkgottesdienst
Sonntag, 22. September 2024

Festlicher Dank- und Gedenkgottesdienst in der Pfarrkirche von Wengen am Sonntag, 22. September 2024 um 14:30 Uhr zelebriert von Pfarrer Michael... Weiterlesen...
Messa solenne annuale in ricordo di don Enrico
La domenica 29 settembre 2013, festa dei Santi Arcangeli San Michele, San Gabriele e San Raffaele, è stata un giorno di grande festa per i tanti devoti di don Enrico. Ben sei autobus di fedeli sono arrivati da varie zone dell’Alto Adige per festeggiare insieme la santa messa in ricordo e in ringraziamento del caro parroco, la cui fama di santità continua a crescere e che continua a essere un grande intercessore presso Dio Padre. Il tempo non favorevole in questa giornata autunnale non ha tolto niente alla fede e alla fiducia delle innumerevoli persone, costrette a rimanere sotto la pioggia durante la messa, celebrata all’aperto, perché purtroppo la chiesa parrocchiale di La Valle era in fase di ristrutturazione.


La gente riunita intorno all’altare, sistemato in modo semplice sul palco musicale ha sentito un’atmosfera di unione, di fratellanza e di gioia particolare. Le tre letture della messa sono state un invito ad aprire il cuore all’esempio di don Enrico, alla sua vita vissuta secondo la parola di Dio, vivendo pienamente entro i suoi limiti per il fine della vita terrena, per raggiungere in grazia la vita eterna, alla quale siamo chiamati.


Don Stephan Astner, vice postulare della causa di don Enrico, celebrante principale della messa, si è rivolto durante la sua omelia ai fedeli chiamandoli a seguire gli insegnamenti del tanto amato parroco, il cui esempio di vita continua a irradiare oltre i confini della sua patria. Con parole chiare citando la lettera dell’apostolo Paolo invita ad amare e servire Dio con un amore grande e con gioia, a riconoscere il volto di Dio nel prossimo sofferente. A servire non a essere serviti, a vivere in umiltà non a dominare quanti ci stanno vicini. La vita del cristiano non deve essere un cercare la gioia senza fine su questa terra, ma un vivere per gli altri, un offrirsi per la propria salvezza. L’esempio indimenticabile di don Enrico, che è diventato lui stesso una benedizione per tante persone che ricorrevano a lui nelle varie difficoltà, deve fare riflettere sulla missione di ogni figlio e figlia di Dio – deve essere un invito ad aprire l’anima e il cuore verso le sofferenze altrui.


Dopo la messa, mentre le campane suonavano a festa, tutti si sono recati in processione verso la tomba, dove la cerimonia è terminata in un’atmosfera indimenticabile al canto del Magnificat e con preghiere di ringraziamento, dove ognuno ha ancora in silenzio affidato a don Enrico sé stesso e i propri cari.




 
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